Lunedì 19.08.08

La situazione.

In questi giorni "post-rinnovo contrattuale" sono iniziati i preparativi per i rinnovi degli integrativi aziendali.
Se c'e' già una piattaforma per COOP NORD-OVEST e si è invece gia' firmato, prima del contratto nazionale,l'integrativo per COOP NORD-EST,manca all'appello Unicoop Firenze.
L'Accordo di Gruppo Unicoop Firenze risulta scaduto dal dicembre 2006 e ad oggi non sembrano siano iniziati i "lavori" per gettare le basi del futuro integrativo.
Attendiamo novità in merito dall'Esecutivo Aziendale.
ULTIMORA:In Lombardia le aperture per Ferragosto hanno registrato un FLOP,si è anticipata di mezz'ora la chiusura dei punti vendita (!!!)

Martedi' 12.08.08

Coop aperte per Ferragosto

La notizia è di pochi giorni fa,e ci è stata segnalata nel forum da un nostro iscritto.
Dopo le aperture piemontesi del 25 aprile e quelle del primo Maggio,in Lombardia 2 negozi coop (COOP VIA ARONA,COOP VIA PALMANOVA) apriranno a Ferragosto (!!!) mezza giornata con orari dalle 9.00 alle 13.30.
perche' aprire dalle 9.00 alla 13.30 quando l'orario normale e' 8.30 20.30?
allora se non si e' sicuri che serva tenere aperto perche' aprire?
oppure perche' non aprire un negozio solo tutto il giorno piuttosto che 2 mezza giornata?
la solita ipocrisia di sinistra....sara' per quello che e' sparita?
non era meglio aprire 2 negozi tutto il giorno e poi vedere l'effetto che fa quando si doveva mettere in cassa il direttore perche non ci va nessuno?
Ecco cosa scrisse il sole 24 ore all'indomani delle aperture "folli":la crisi morde anche le coop... LA COOP NATA CONTRO L'IMPRESA CAPITALISTICA SPOSA IL MERCATO.

Mercoledi' 6.08.08

Il fronte si e' rotto?

Come era naturale che avvenisse l'unità sindacale è messa a dura prova.
Lo testimoniano le continue affermazioni dei 3 segretari nazionali che non sempre sono,diciamo,unitarie.
Il rinnovo del contratto del commercio a firma separata ne è un'ulteriore conferma.
Non è un caso che al governo troviamo per la terza volta Silvio Berlusconi.
Conosciamo già il suo approccio con il sindacato quindi non scandalizziamoci.
Tutto il sindacato è in una fase di ristrutturazione:le due strade da scegliere sono fra un sindacato piu' di servizi e un sindacato piu' deciso a tutelare gli interessi di milioni di lavoratori.
Come conciliare le due cose?
Questo è il dibattito che si apre OGGI nel sindacato con ,appunto,l'approdo del governo di centro-destra al governo del paese.
La spinta riformista anche all'interno del sindacato è forte ma altrettanto forte è quella delle tutele e dei diritti che giorno dopo giorno chiedono i lavoratori.
Apro una parentesi.
Nell'ipotesi per il rinnovo contrattuale per il contratto del commercio firmato da Cils e Uil ci sono dei "passi" indietro per quanto riguarda la questione del lavoro domenicale e l'apprendistato.
Lodevole è la posizione che ha preso la CGIL a non sottoscrivere quell'accordo,ma adesso passata "a' nuttata" quale sarà o meglio come sarà la GCIL nei prossimi anni nel settore del commercio e nelle coop?
Ci saranno delle ripercussioni sull'unitarietà sindacale?
Certo è che quello che è stato "perso" nel commercio a livello nazionale dovrà essere riconquistato nei territori attraverso accordi di 2 livello.
Altrimenti tutta quella aspettativa che milioni di lavoratori hanno riposto nella CGIL sarà tradita!
L'esperienza della firma separata dovrà servire al nostro sindacato per RI-inventare la contrattazione nei punti vendita.
Trarre da questa "sconfitta",se cosi' la vogliamo chiamare,lo stimolo per avviare una fase di rinnovamento nelle politiche contrattuali.
Se riuscissimo a migliorare tramite accordi il disagio e il malessere dei tanti lavoratori del commercio,sono certo che non mancheranno nel "ringraziarci".
Infine una precisazione:molto raramente ho scritto di mia iniziativa sul sito perchè preferisco dare precedenza a comunicati ufficiali e rassegna stampa ma visto che si è ,diciamo,ACCESA una discussione sul forum , sul blog,si sono aperte petizioni on-line e allora ho voluto fare "il mio personale" punto della situazione.Adesso aspetto il vostro.
Scusate il personalismo.

Lunedi' 4.08.08-

Coop sotto...ATTACCO!


La Finanziaria mette fine alla tassazione agevolata dei prestiti sociali.
Undici miliardi di euro. Vale tanto il prestito sociale in casa Coop Italia.
Dopo la spesa, carrello parcheggiato di fronte agli sportelli del punto vendita, il socio apre un comodo libretto e versa i suoi risparmi.
Rendimenti in linea con i titoli di Stato, ma fino a ieri a tassazione agevolata (12,5%). Unico tetto è il limite massimo di 30mila euro.
Un buon affare per oltre un milione di soci prestatori di Coop Italia e un meccanismo vitale di autofinanziamento per la cooperativa.
anto che nel 2007, tormentato nell'ultimo semestre dallo scoppio della bolla suprime sulle piazze finanziarie, sono stati 48mila i nuovi soci prestatori, un dato in aumento, dopo la brusca flessione 2006, solo 17mila soci in più.
Tuttavia, pur aumentando la torta del prestito sociale (+0,4%) lo scorso anno è diminuita la quota procapite, dai 10.324 mila euro del 2006 ai 9.922 del 2007. Altra faccia della crisi dei consumi e della dieta forzata dei portafogli.
Ma il 2008 rischia un'ulteriore tirata di cinghia, stretta dal provvedimento Tremonti che alza il prelievo fiscale dal 12,5 al 20%, rendendo più convenienti i titoli di Stato (Bot e Cct) fermi al 12,5%. L'armonizzazione fiscale a metà ha mandato su tutte le furie Aldo Soldi, presidente di Ancc Coop, che dopo la manovra finanziaria vedrà sfumare 50 milioni dalle casse del movimento delle coop di consumo, bersaglio numero uno del ministero dell'Economia.
Anche Luigi Marino, numero uno di Confcooperative, ha espresso parole dure: malgrado l'inasprimento normativo non tocchi più di tanto la centrale cooperativa, sulla misura del governo «c'è l'impressione di un accanimento contro le coop». Lo strumento del prestito sociale in casa Confcooperative ha dimensioni più leggere rispetto alla Lega: coop più piccole e minor numero di soci che non superano la soglia di 50 milioni per far partire la mannaia del fisco. Ma lo sgomento è identico. Perché il prestito sociale è il mezzo di finanziamento per coop sottocapitalizzate, l'armonizzazione (a metà) rende le società cooperative simili alle spa.
I capitali del prestito sociale sono investiti, prima di tutto, per l'attività della cooperativa e quindi sono impiegati in immobili, terreni, attrezzature, merci e strumenti per i punti vendita. Sugli strumenti finanziari delle cooperative vigila la Banca d'Italia. In particolare il prestito sociale è regolamentato dalla deliberazione del Cicr (Comitato interministeriale per il credito e il risparmio) del marzo 1994 e dalle istruzioni della stessa Banca d'Italia. La raccolta è riservata esclusivamente ai soci iscritti da almeno tre mesi nel libro soci, come prescrive la normativa.
FONTE:VITA.IT

Mercoledi' 30.07.08-

COMITATO DIRETTIVO FILCAMS CGIL NAZIONALE
28 E 29 LUGLIO 2008...il documento.


Il Comitato Direttivo della Filcams-CGIL, riunito il 28 e 29 luglio 2008, con la presenza del Segretario Confederale CGIL Fabrizio Solari, esprime netto dissenso sull'ipotesi di accordo, sottoscritto da Fisascat e Uiltucs per il rinnovo del contratto nazionale del Terziario, Distribuzione e Servizi, sia in riferimento ai contenuti che al metodo utilizzato in totale contrasto con le regole unitariamente pattuite.
L'intesa separata, contraddice lo spirito unitario che aveva portato alla definizione della piattaforma rivendicativa e all'individuazione di un preciso regolamento e di procedure per la consultazione sull'ipotesi e sulla gestione della vertenza le cui modalità erano state assunte come precisi punti di riferimento nell'azione unitaria, dall'assemblea nazionale delle delegate e dei delegati che il 12 dicembre 2006 varò la piattaforma unitaria.
A fronte della legittima richiesta della Filcams di sospendere il negoziato per acquisire, attraverso un percorso unitario, il parere dei lavoratori su tematiche importantissime per le condizioni di lavoro, Fisascat e Uiltucs hanno deciso di proseguire la trattativa.
L'intesa raggiunta contiene risultati in netto contrasto con le richieste avanzate nella piattaforma sulla quale i lavoratori e le lavoratrici ci hanno dato un mandato preciso. In particolare si esautora la contrattazione di secondo livello dal controllo dell'organizzazione del lavoro con l'introduzione dell'obbligo del lavoro domenicale nel CCNL e si riducono i diritti in tema di apprendistato.
Questa normativa è tanto più pericolosa in quanto rischia di mettere a repentaglio gli accordi in essere; inoltre afferma il rapporto individuale tra lavoratore e impresa, contraddicendo inoltre la piattaforma unitaria di CGIL, CISL, UIL che riafferma il ruolo del contratto nazionale riqualificando al contempo la di contrattazione di secondo livello.
E' quindi passata l'impostazione di Confcommercio la cui ferma intenzione sin dall'inizio era quella di recuperare il potere aziendale sull'organizzazione del lavoro e di recuperare costi attraverso il taglio dei diritti e di parti economiche del CCNL.
L'intesa separata è ancor più preoccupante in quanto si colloca nella fase delicata e difficile del confronto con il Governo e le parti datoriali sul modello contrattuale. A questo si aggiungono i riflessi negativi dovuti dai recenti provvedimenti varati dal Governo che hanno peggiorato l'accordo del Protocollo proprio sui temi della nostra piattaforma (mercato del lavoro, orario, appalti, etc.).
Ed è in questo contesto che il raccordo tra la Confederazione e la categoria sul piano più generale e sulla firma separata, risulta essere sempre più necessario.
Confcommercio ha indubbiamente colto questo momento a lei favorevole per arrivare ad una soluzione contrattuale che favorisca l'applicazione dei nuovi provvedimenti legislativi.
Questa filosofia era stata contrastata nei 18 mesi con scioperi, manifestazioni, presidi, poi è prevalsa nelle altre organizzazioni la decisione di fare l'accordo a condizioni per noi inaccettabili.
La responsabilità della rottura dell'unità sindacale sta quindi in capo a Fisascat e Uiltucs che hanno scelto di non tenere in considerazione le obiezioni della Filcams e non hanno rispettato le regole di gestione della vertenza che insieme si erano sottoscritte.
Sottolineiamo altresì che tali regole prevedono anche che le ipotesi di accordo devono essere sottoposte, prima della firma definitiva, alla consultazione dei lavoratori, che dovrà essere ampia e certificata, ed alla quale la FILCAMS CGIL non intende rinunciare.
Anche con Confesercenti si è assistito alla firma frettolosa dell'accordo separato, di fatto senza neanche riprendere il confronto.
Di segno opposto è l'ipotesi di accordo del contratto nazionale della Distribuzione cooperativa, siglato unitariamente.
In questo contratto vengono rafforzati i diritti, la stabilizzazione dell'occupazione e qualifica il confronto al secondo livello su temi fondamentali quali l'organizzazione del lavoro e gli orari, compreso il lavoro domenicale.
La soluzione pari a 150 euro ha subito il condizionamento dell'esito del contratto del terziario, ma non vi sono stati scambi impropri. Consideriamo questi risultati sufficienti nel merito e l'ipotesi di accordo, in quanto unitaria, politicamente importante in relazione al quadro generale nel quale si colloca.
Il Comitato direttivo nel ribadire che la firma separata del contratto nazionale è un fatto grave che potrà avere conseguenze negative anche al di là della vicenda contrattuale, decide di intensificare anche nel mese di settembre, in tutti i luoghi di lavoro le assemblee per discutere di quanto è successo e per consentire ai lavoratori di conoscere i contenuti dell'intesa separata e le ragioni del nostro dissenso. Inoltre da indicazioni alle strutture territoriali di porre in essere tutte le iniziative di mobilitazioni e di presidio presso le sedi di Confcommercio e Confesercenti, al fine di sensibilizzare anche l'opinione pubblica.
Convoca inoltre entro metà settembre una riunione dei segretari regionali e delle aree metropolitane per individuare le condizioni e le modalità per promuovere un'iniziativa di mobilitazione e di lotta a carattere nazionale. Convoca infine l'assemblea nazionale dei quadri e dei delegati e delegate entro la terza decade del mese di settembre per fare una valutazione complessiva e promuovere le conseguenti iniziative di mobilitazione e di lotta.
APPROVATO CON 1 VOTO CONTRARIO E 2 ASTENUTI

ULTIMORA:RINNOVATO IL CCNL DEI DIRIGENTI COOP;L’intesa, che interessa circa 1.500 dirigenti, ha una durata quadriennale (2008-2011) e prevede un incremento delle retribuzioni, a regime (2011), di € 650, con tranches decorrenti in ciascun anno.

Venerdi' 25.07.08

GODI POPOLO COOP!

Dopo 572 giorni è stato rinnovato il nostro contratto!
Questa mattina alle ore 5.30 è stata raggiunta unitariamente l'ipotesi del rinnovo CCNL Cooperazione. In attesa di inviarvi il comunicato unitario vi mandiamo una sintesi dei punti raggiunti con i relativi testi.
I punti concordati rispettano le intese precedentemente raggiunte con una variazione che riguarda il capitolo dell'apprendistato sul quale si è rischiato di rompere la trattativa ma poi si è concluso, a nostro avviso in maniera equilibrata e soprattutto non compromettendo i diritti degli apprendisti :
- Apprendistato
La mediazione riguarda l'allungamento di 6 mesi del periodo di apprendistato ma ai soli fini della formazione , in quanto rimangono inalterati tutti i diritti e le condizioni economiche degli apprendisti.
Infatti continueranno a maturare al passaggio di livello intermedio dopo 18 mesi per il 5° livello e 24 per gli altri livelli ; inoltre il conseguimento della retribuzione del livello finale scatterà rispettivamente (come prima) al 36°e al 48° mese. L'Azienda inoltre 12 mesi prima della scadenza complessiva comunicherà al lavoratore lo stato del suo percorso formativo.
Altro dato importante riguarda l'elevamento della percentuale di conferma al 90% e l'elevazione del contributo previdenziale a carico dell'Azienda a 1,55 a partire dal 1-08-2008 (ricordiamo che nei testi precedenti si era fermata all'1,05 e la percentuale era al 75%).
- Orario
Riposo giornaliero: in riferimento alla deroga delle 11 ore prevista dalla legge, nel contratto nazionale è stato introdotto soltanto il caso del cambio turno, in attesa che si faccia la contrattazione aziendale alla quale è demandata la possibilità di stabilire modalità di fruizione diverse ma tenendo comunque presente un riposo minimo di almeno 9 ore.
Riposo settimanale: a fronte della modifica legislativa che riguarda la possibilità di realizzare le 24 ore di riposo anche su una media di 14 giorni si è stabilito, che le modalità di attuazione devono passare dal confronto a livello aziendale e tenendo conto degli accordi esistenti.
Lavoro Domenicale: rimane nella sostanza inalterata la normativa del vecchio contratto cui si aggiunge un elemento importante e cioè che le modalità di attuazione del lavoro domenicale e festivo dovranno essere oggetto di confronto a livello aziendale.
- Flessibilità dell'orario (42 ore per 24 settimane)
La normativa prevede che per realizzare la flessibilità ci deve essere il confronto a livello aziendale o territoriale finalizzato alle intese.
Inoltre viene definito che l'obbiettivo da raggiungere insieme al miglioramento dell'efficienza aziendale deve essere anche quello di aumentare l'occupazione, incrementare gli orari dei part-time nonché la trasformazione di part-time in full time.
- Part-Time
E' confermato l'aumento dell'orario minimo da 18 a 20 ore.
E' stata anche stabilito che tutti i lavoratori passino a 20 ore entro 18 mesi dalla firma del contratto ed il piano di realizzazione deve essere oggetto di confronto con le RSU/RSA.
E' stato inoltre introdotta la normativa di verifica semestrale della quantità di orario supplementare effettuato dai part-time al fine di arrivare a stabilizzare gli orari.
- Contratti a termine
Si conferma che dopo 36 mesi i lavoratori devono essere assunti a tempo indeterminato e soltanto in caso di difficoltà organizzative possono essere fatti accordi a livello aziendale o territoriale per una ulteriore proroga. Il periodo di prova inoltre non verrà più richiesto dopo 2 contratti a termine svolti nell'arco di 2 anni per le stesse mansioni.
Rimane confermato il diritto di precedenza termine su termine e si aggiunge il diritto di precedenza a fronte di nuove assunzioni a tempo indeterminato con la possibilità di prolungare al 2° livello di contrattazione i 12 mesi previsti dalla legge per esercitare questo diritto. Si introduce inoltre una verifica semestrale sulle percentuali di contratto a termine utilizzate dalle aziende.
- Piccole cooperative
La normativa riguarda "imprese cooperative minori e non unità minori di grandi cooperative"; viene definito il numero massimo di 200 equivalenti full time, ma le varianti introdotte riguardano articolazioni diverse della flessibilità confermando il rispetto di tutti i diritti contrattuali.
- Appalti Terziarizzazioni
Sono stati acquisiti punti importanti che riguardano le informazioni preventive e le garanzie per i lavoratori interessati (durc, applicazione dei contratti firmati dalle Organizzazioni CGIL, Cisl, Uil e di categoria) sia per quanto riguarda appalti, esternalizzazioni e terziarizzazioni.
- Diritti di informazione
Sono stati integrati ai vari livelli sui progetti di responsabilità sociale dell'impresa e livello aziendale sulle tipologie di assunzioni.
- Diritto allo studio
Ampliamento delle casistiche.
- Inquadramento
E' stata definita una commissione che dovrà esaminare e concludere i lavori entro giugno 2009 per quanto riguarda i nuovi profili (in primis i farmacisti ed altre figure mancanti).
- Quadri
E'stata rafforzata l'assistenza sanitaria da gennaio 2009 portando il contributo dell'Azienda a 1000€ e il contributo del lavoratore a 100€.
Inoltre dal 1 luglio 2008 l'indennità di funzione è incrementata di 70€ assorbibile per il 50%
- Salario
Incremento a regime di 150€ con riferimento al 4° livello così ripartito 1-09-2008 56€, 1-12-2008 76€, 1-09-2009 110€, 1-03-2010 130€, 1-09-2010 150€.
Dobbiamo sottolineare che poiché le aziende della distribuzione cooperativa hanno erogato 50€ dall'1-01-2008 non sono previsti una tantum di arretrati, nel montante complessivo pari a 4.005 € comprensivi di 121,84€ erogati come IVC nel 2007.
E' inutile sottolineare che la soluzione economica non poteva essere diversa da quella del contratto del Terziario e comunque si è realizzata senza quegli scambi per noi ricevibili quali la normativa nazionale per le domeniche obbligatorie e l'incremento dell'orario di lavoro per gli apprendisti.

Giovedi' 24.07.08-

ATTIVO DEI QUADRI E DELEGATI
DEL SETTORE COMMERCIO
FILCAMS TOSCANA


L'attivo dei quadri e dei delegati del commercio della Filcams CGIL Toscana, riunito a Firenze il giorno 22 luglio 2008
Esprime
Condivisione e consenso per le scelte compiute dalla segreteria nazionale in merito al rinnovo del CCNL del commercio privato.
Ritiene
Irresponsabile e grave il fatto che Fisascat e Uiltucs abbiano deciso di proseguire il negoziato procedendo alla firma, senza essere disponibili alla sospensione ed alla verifica con i lavoratori su due temi che negavano quanto definito in piattaforma, introducendo nel caso degli apprendisti un allungamento dell'orario ed una divisione generazionale, e nel caso della domenica, una riduzione dello spazio di libertà individuale, e al tempo stesso la messa in discussione della contrattazione di secondo livello.
L'attivo impegna il gruppo dirigente ed i delegati
· Ad una grande campagna di informazione che precisi le ragioni del nostro dissenso;
· A sottoporre il testo sottoscritto al voto dei lavoratori;
· A verificare tutte le iniziative possibili ed attuabili sul piano giuridico rispetto all'applicazione del CCNL;
· A produrre tutte le iniziative di mobilitazione a sostegno delle ragioni della Filcams.

Attivo dei quadri e delegati Filcams CGIL Toscana

Lunedi' 21.07.08

Dopo la sentenza del tribunale di Firenze che ha annullato i licenziamenti dell'Unicoop...

"Tra i lavoratori, umore ai massimi livelli"

Ma le relazioni sindacali non sono quelle che vorremmo.
intervista a Carla Bonora Segretario Generale della Filcams di Firenze

1) L’avevate detto. Il punto di vista del sindacato è stato confermato dai fatti: avete denunciato sproporzione e strumentalità dell'Unicoop, dietro la vicenda degli ammanchi al magazzino di Scandicci, avete espresso fiducia nella ricostruzione dei fatti fornita dai lavoratori implicati e verso la magistratura a cui vi siete rivolti: allora si può dire sindacato più forte all’Unicoop? Insomma qual è l’umore tra i lavoratori?
Umore ai massimi livelli. Uno di coloro che veniva accusato di aver mangiato la famosa merendina mi ha telefonato per dirmi: "Dopo essermi sentito offeso nella mia dignità di uomo e di lavoratore ora rientro a lavorare dalla porta principale". Ovviamente non è finita lì. Vedremo gli sviluppi legali. Ma come fa Unicoop a continuare a infierire su questi lavoratori dopo che un giudice ha bollato il provvedimento come sproporzionato ed ingiusto? Certo che la cooperativa un risultato l'ha raggiunto, forse non era quello che voleva, ma anche se la situazione non è semplice, la fiducia dei lavoratori nel sindacato si è rafforzata.
2) In questa vicenda è stato più volte richiamato il problema dello stato delle relazioni sindacali con Unicoop. Cosa ci dice questa vicenda? Qual è lo stato delle relazioni sindacali tra sindacato e cooperativa?
Purtroppo le relazioni con Unicoop Firenze non sono quelle che vorremmo. Provvedimenti unilaterali, senza informare nè sindacato nè Rsu, ci mettono in difficoltà anche nel rapporto con i lavoratori. Noi contestiamo i provvedimenti, spesso la cooperativa fa un passo indietro ma mi pare manchi una vera volontà di recuperare buone relazioni sindacali.
3) Parliamo del contratto nazionale: ieri, dopo 18 mesi di vertenza, secondo la stampa, sembrava che almeno sul tavolo della cooperazione l’accordo fosse ad un passo, oggi si parla addirittura di rischio di un’intesa separata al tavolo del settore privato con la Confcommercio. Situazione e principali nodi del confronto?
Distinguiamo i due tavoli. Con la cooperazione c'è stato un grosso passo avanti che è venuto dopo una trattativa non semplice, grazie al fatto che ha prevalso il buon senso almeno quando la nostra controparte si è smarcata da Confcommercio. Così si è raggiunto un accordo sulla parte normativa nel pieno rispetto della piattaforma sindacale. Il confronto sulla parte economica proseguirà la prossima settimana.
Con la Confcommercio, dopo 18 mesi e grande responsabilità da parte nostra, le cose vanno diversamente. Ci hanno chiesto le domeniche lavorative non più volontarie e in straordinario. A questo solo la Filcams-CGIL si è opposta, tenendo ben ferma l'impostazione che avevamo dato tutti insieme alla piattaforma. Allora abbiamo chiesto una sospensione del negoziato per dieci giorni per poter consultare unitariamente i lavoratori. Cisl e Uil di categoria hanno rifiutato e nella nottata hanno continuato a trattare separatamente. Ora da soli come Filcams faremo le assemblee e con i lavoratori faremo il punto della situazione.
FONTE:Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze

Giovedi' 17.07.08

DOPO 18 MESI
firmato l’accordo sulle normative più importanti :

Nella trattativa ripresa il 14-07-2008 e proseguita fino al 17 è stato raggiunto l’accordo sulle normative più importanti (orario, contratti a termine, apprendistato, part-time) e si è deciso di proseguire il 24-07-2008 per completare gli altri capitoli (terziarizzazione appalti, quadri) e il salario per arrivare alla conclusione del rinnovo del contratto nazionale.
Il risultato sin qui ottenuto è stato valutato positivamente dalla delegazione trattante perciò lo sciopero del 18 e 19 è stato sospeso.
I punti concordati sono i seguenti:
Orario
Riposo giornaliero: in riferimento alla deroga delle 11 ore prevista dalla legge, nel contratto nazionale è stato introdotto soltanto il caso del cambio turno, in attesa che si faccia la contrattazione aziendale alla quale è demandata la possibilità di stabilire modalità di fruizione diverse ma tenendo comunque presente un riposo minimo di almeno 9 ore.
Riposo settimanale: a fronte della modifica legislativa che riguarda la possibilità di realizzare le 24 ore di riposo anche su una media di 14 giorni si è stabilito, che le modalità di attuazione devono passare dal confronto a livello aziendale e tenendo conto degli accordi esistenti.
Lavoro Domenicale: rimane nella sostanza inalterata la normativa del vecchio contratto cui si aggiunge un elemento importante e cioè che le modalità di attuazione del lavoro domenicale e festivo dovranno essere oggetto di confronto a livello aziendale.
Flessibilità dell’orario (42 ore per 24 settimane)
La normativa prevede che per realizzare la flessibilità ci deve essere il confronto a livello aziendale o territoriale finalizzato alle intese.
Inoltre viene definito che l’obbiettivo da raggiungere insieme al miglioramento dell’efficienza aziendale deve essere anche quello di aumentare l’occupazione, incrementare gli orari dei part-time nonché la trasformazione di part-time in full time.
Part-Time
E’ confermato l’aumento dell’orario minimo da 18 a 20 ore.
E’ stata anche stabilito che tutti i lavoratori passino a 20 ore entro 18 mesi dalla firma del contratto ed il piano di realizzazione deve essere oggetto di confronto con le RSU/RSA.
E’ stato inoltre introdotta la normativa di verifica semestrale della quantità di orario supplementare effettuato dai part-time al fine di arrivare a stabilizzare gli orari.
Contratti a termine
Si conferma che dopo 36 mesi i lavoratori devono essere assunti a tempo indeterminato e soltanto in caso di difficoltà organizzative possono essere fatti accordi a livello aziendale o territoriale per una ulteriore proroga. Il periodo di prova inoltre non verrà più richiesto dopo 2 contratti a termine svolti nell’arco di 2 anni per le stesse mansioni.
Rimane confermato il diritto di precedenza termine su termine e si aggiunge il diritto di precedenza a fronte di nuove assunzioni a tempo indeterminato con la possibilità di prolungare al 2° livello di contrattazione i 12 mesi previsti dalla legge per esercitare questo diritto. Si introduce inoltre una verifica semestrale sulle percentuali di contratto a termine utilizzate dalle aziende.
Apprendistato
La percentuale di conferma viene elevata dal 70 al 75% con la possibilità al 2° livello della contrattazione di arrivare all’ 80%.
Viene estesa agli apprendisti l’assistenza sanitaria.
Viene elevata la quota di contribuzione delle aziende per la previdenza complementare da 0,55 a 1,05 %.
Per quanto riguarda la richiesta delle associazioni cooperative di introdurre l’apprendistato per i primi livelli. L’accordo raggiunto prevede l’esclusione di una serie di figure professionali e per quanto riguarda la parte commerciale è stata introdotta la garanzia che i percorsi di carriera interni continueranno ad essere valorizzati.
Piccole cooperative
La normativa riguarda “imprese cooperative minori e non unità minori di grandi cooperative”; viene definito il numero massimo di 200 equivalenti full time, ma le varianti introdotte riguardano articolazioni diverse della flessibilità confermando il rispetto di tutti i diritti contrattuali.
Appalti Terziarizzazioni
Sono stati acquisiti punti importanti che riguardano le garanzie per i lavoratori interessati (durc, applicazione dei contratti firmati dalle Organizzazioni CGIL, Cisl, Uil e di categoria)il capitolo deve essere tuttavia completato.
Acquisiti questi importanti risultati la giornata del 24-07-2008 deve essere decisiva per completare le normative mancanti e per ottenere un risultato economico che garantisca il recupero della perdita di acquisto dei lavoratori e ci permetta di arrivare alla conclusione di questa lunga vertenza contrattuale.

Lunedi' 14.07.08

IL NOSTRO CONTRATTO...diario della crisi.

Finita la pausa estiva il nostro sito riprende le pubblicazioni e iniziamo facendo il punto della situazione sulla trattativa in corso per il rinnovo del contratto nazionale della distribuzione cooperativa.
La ripresa della trattativa c'e' stata il 30 giugno per definire i capitoli del Part-Time, Contratti a Termine, Apprendistato e non ha dato gli esiti che ci aspettavamo. Ci siamo infatti trovati di fronte ad una posizione non chiara sui Contratti a Termine, tesa a sottolineare che “a fronte di un quadro di normative diverse” quanto concordato potrebbe essere rivisto e per gli apprendisti è stata avanzata la richiesta del non pagamento dei permessi retribuiti. Le Segreterie Nazionali esprimono un giudizio negativo su quanto avvenuto che costituisce un arretramento su due punti importanti e quindi un segnale preoccupante per il prosieguo della trattativa del 14-15 e 16 luglio.(fonte:comunicato UNITARIO delle segreterie).
Insomma da oggi e per altri 2 giorni si riprende a trattare ma rimane incerto il cammino verso il rinnovo.

Giovedi' 26.06.08

Comunicato Attivo dei delegati Filcams della cooperazione.

L’attivo dei delegati FILCAMS della Toscana, riunito a Firenze il giorno 26 giugno 2008, pur giudicando importanti le disponibilità date dalla Cooperazione negli incontri del 23 e 24 giugno, auspica che negli incontri stabiliti si proceda, verso la chiusura del Contratto nazionale, perché da troppo tempo i lavoratori sono senza contratto e questo per le aziende del Mondo Cooperativo che dichiarano la propria distintività,e dichiarano la possibilità di fare impresa in modo diverso è inaccettabile.
Pertanto, l’attivo dei delegati nel confermare le iniziative decise dalle segreterie nazionali a partire dallo sciopero indetto per il 19 luglio, chiedono che nel caso la trattativa non produca risultati venga deciso fin da subito un ulteriore giornata di mobilitazione con manifestazione nazionale a Roma per settembre.

Mercoledi' 25.06.08

DIARIO DELLA CRISI

TRATTATIVA DEL COMMERCIO:Lo sciopero previsto per sabato 28 è stato rinviato al 19 luglio.Lo sciopero era stato indetto dalle organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto nazionale del commercio.
E' stata individuata nel 3 di luglio la data per riprendere la trattativa.
il 28 si terrà una manifestazione a Milano sotto la sede di Confcommercio.
TRATTATIVA DELLA COOPERAZIONE:Lo sciopero del 28 è rimandato perchè la trattativa del 23-24 ha prodotto dei concreti passi in avanti.
Trattativa aggiornata al 30 giugno in ristretta.
In plenaria il 14,15 e 16 luglio.


PERTANTO VISTO L'IMPORTANZA TUTTI I LAVORATORI SONO PREGATI DI PARTECIPARE ALLE ASSEMBLEE INFORMATIVE
MENTRE
I DELEGATI A PARTECIPARE AGLI ATTIVI SPOSTANDO POSSIBILMENTE GLI IMPEGNI

Martedi' 24.06.08

Verbale d'incontro sull'utilizzo
delle telecamere.

Riceviamo e pubblichiamo il verbale d'incontro sull'utilizzo delle telecamere.
scarica il testo

Martedi' 17.06.08

Firmato verbale d'incontro sull'utilizzo delle telecamere.


Riceviamo e pubblichiamo il documento delle Esecutivo Sindacale Unitario (E.S.U.) relativo all'incontro del 11 di giugno.Appena avremo il testo del verbale di incontro tra ESU e Unicoop saremo tempestivi nella pubblicazione...

Il giorno 11 giugno 2008 si è svolto l'incontro tra l'Esecutivo Sindacale Unitario e la Direzione Risorse Umane di Unicoop Firenze per discutere e approfondire la richiesta aziendale sui sistemi elettronici visivi (telecamere) nelle unità produttive.Tra le parti si è convenuto di stipulare un verbale d'incontro sull'utilizzo delle telecamere quale strumento a tutela della sicurezza delle lavoratrici/lavoratori e della sicurezza pubblica,e di demandare alla contrattazione di punto vendita la stipula dell'accordo come previsto dall'art. 4 legge 300/70.Il verbale d'incontro in allegato è da considerarsi parte integrante degli eventuali verbali d'accordo che verranno redatti nei punti vendita.E' importante che le RSU di negozio accertino attentamente l'installazione,la posizione,il campo visivo e la gestione delle registrazioni delle telecamere.

l'Esecutivo Sindacale Unitario

Venerdi' 13.06.08-

Ipercoop di Lastra a Signa...
nasce il COMITATO DEGLI ISCRITTI.

Ieri presso l'Ipercoop di Lastra a Signa (UNICOOP FIRENZE) si è riunito il COMITATO DEGLI ISCRITTI.Il rappresentante eletto dalle assemblee, 72 votanti, è Mirko Fancelli.
Il Comitato degli Iscritti è la struttura di base nei luoghi di lavoro, rappresenta una sede di elaborazione, discussione e verifica delle proposte e delle scelte della CGIL .
Deve valorizzare il ruolo degli iscritti .
Durante le assemblee sono emerse 2 questioni da sottoporre ad una attenta osservazione da parte della Filcams-CGIL provinciale.
LAVORO DOMENICALE
Il lavoro domenicale si intende volontario e straordinario.
Le aperture festive degli ipermercati e supermercati non rappresentano ormai nessun beneficio occupazionale visto il sempre piu’ massiccio ricorso da parte aziendale ad assumere lavoratori con tipologie contrattuali precarie, inoltre si intende ribadire che il lavoro domenicale rappresenta la limitazione di specifiche esigenze familiari, personali e culturali alle quali il riposo domenicale è finalizzato.
Mentre non è da sottovalutare la difficoltà di rispettare i riposi settimanali previsti dalla legge.Il lavoro domenicale non può essere retribuito con la maggiorazione che fino ad oggi abbiamo percepito solo rinegoziandole si otterrebbe l'effetto di invogliare i lavoratori.Infine crediamo che le attuali 20 aperture compreso il santo patrono, se non diminuibili, possano rappresentare un compromesso accettabile.
LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO
Si ribadisce la nostra completa solidarietà a tutti coloro che non sono stati piu’ richiamati a svolgere la loro mansione all’interno dell’Ipermercato dopo aver maturato oltre 3 anni di servizio.Sottoponiamo questa questione all’attenzione della Segreteria Provinciale.Qualora si assumessero questi lavoratori con la prestazione domenicale all’interno della settimana lavorativa si interromperebbe il legame solidaristico che lega tutti noi lavoratori ad intraprendere insieme azioni di lotta (doppio binario).Chiediamo inoltre che per le nuove aperture o nei negozi in “espansione” si stabilizzino i lavoratori di cui sopra con dei criteri di priorità basati sull'anzianità di servizioInfine ,si intervenga in maniera vertenziale ogni qualvolta l’azienda compia atti rivolti a ledere i diritti della statuto dei lavoratori come ad esempio il diritto allo sciopero (art.28).

Letto e approvato all'unanimità.

Ha partecipato ai lavori Carla Bonora segrataria provinciale Filcams-CGIL

Giovedi' 12.06.08-

Interinali...cosa succede?

Mi limito a fare la cronaca di quanto sta avvenendo negli ipermercati Unicoop Firenze,lascio a voi considerazioni e commenti.
Alcuni lavoratori a tempo determinato che avevano maturato 36 mesi di anzianità (accumulando un numero di contratti continuativi,senza pause e quindi non stagionali) nel mese di gennaio/febbraio alla scadenza naturale del loro contratto sono stati lasciati a casa senza avere nessuna possibilità di essere richiamati a lavoro.
Il ragionamento è chiaro:l'azienda per non incorrere nel limite dei 36 mesi come durata dei contratti a tempo determinato,preferisce non richiamare piu’ queste lavoratrici e lavoratori.
Questo è quanto avvenuto fino a pochi giorni fa.
Lo scorso fine settimana gli stessi lavoratori sono stati richiamati non piu' come lavoratori con contratto a termine ma bensi' come interinali,passando quindi da un'agenzia di lavoro temporaneo.
La RSU ha prodotto in questi mesi 2 documenti e una serie di iniziative rivolte a risolvere questa questione (clicca qui e qui) .
Adesso abbiamo chiesto un'incontro con la direzione del punto vendita e intendiamo chiarire questa vicenda visto che si è ricorsi ad "assumere" gli EX-lavoratori a contratto come interinali.
La data dell'incontro è fissata per il 20.05.08.

Martedì 10.06.08-

Coop,aspirina e "Altroconsumo".

Il nostro sito non si è occupato negli scorsi mesi del lancio del nuovo prodotto a marchio Coop:l'aspirina.
Non l'abbiamo fatto perchè credevamo che trattare un prodotto farmaceutico come un qualsiasi altro prodotto da scaffale fosse sbagliato.
Una nostra opinione.
Bene,nelle ultime ore "Altroconsumo" ,rivista specializzata nell'informazione e la tutela dei consumatori, ha denunciato all’Antitrust la campagna pubblicitaria che banalizza il farmaco.
Eccone alcuni passaggi...
"Nei quotidiani la campagna è molto semplice: in primo piano si vede la confezione del farmaco (la confezione in realtà è diversa da quella originale, in quanto mancano le indicazione del principio attivo), mentre la scritta recita: “Leggere attentamente la convenienza”. E poi “Nasce il primo farmaco a marchio Coop: per una salute meno cara”.
Il messaggio è tutto concentrato sull’aspetto del prezzo, mentre non viene fatto alcun cenno al tipo di farmaco (antinfiammatorio) e alle avvertenze che per legge devono essere riportate quando si pubblicizza un farmaco.
La pubblicità televisiva è analoga. Un gruppo di consumatori e farmacisti cantano di un farmaco a un prezzo speciale con un risparmio che farà stare bene. Infine viene mostrata la confezione del prodotto (sempre senza le indicazioni del principio attivo).
Altroconsumo ha denunciato all’Antitrust questa campagna che banalizza il farmaco, trattandolo come un qualsiasi bene di largo consumo."...continua.

Nell'ultimora di sabato avevamo dato notizia di un tragico incidente avvenuto presso il cantiere della nuova Coop di Prato dove un'operaio ha perso la vita,eccone i dettagli..


Sabato 07.06.08-
GIOVEDI' ASSEMBLEA AGLI ISCRITTI.


Giovedì mattina e pomeriggio si svolgeranno presso l'Ipercoop di Lastra a Signa 2 assemblee (1 turno dalle 10.00 alle 11.30 e dalle 16.00 alle 17.30) per iscritti e simpatizzanti Filcams-CGIL.
Durante le assemblee verrà nominato il COMITATO degli ISCRITTI.
Questo organismo dovrà eleggere un portavoce che rappresenta gli iscritti,le canditature potranno essere proposte dall'assemblea degli iscritti o attraverso autocanditature.
La rielezione avverrà ogni Congresso della Filcams-CGIL.
Il Comitato degli Iscritti è la struttura di base nei luoghi di lavoro, rappresenta una sede di elaborazione, discussione e verifica delle proposte e delle scelte della CGIL ,deve valorizzare il ruolo degli iscritti.
Dopo l'elezione verranno approfonditi temi come:LAVORO DOMENICALE E CONTRATTI A TERMINE.
Concluderà i lavori Luca Saponaro funzionario di zona (Scandicci) per la Filcams-CGIL.
Per canditarsi segna il tuo nome in bacheca nell'apposita scheda.


ULTIMORA:2008-06-07 12:06
Un morto in un incidente sul lavoro a Prato.Trave cade in cantiere edile e travolge operaio di 32 anni .
(ANSA) - PRATO, 7 GIU - Un operaio di 32 anni e' morto sul lavoro in un cantiere per la costruzione di un centro commerciale a Prato (Coop di Capezzana). Secondo la prima ricostruzione dell'incidente, una trave per la realizzazione del tetto e' caduta travolgendo l'operaio.

Venerdi' 06.06.08-

Lavoro straordinario?NON CONVIENE!


Se ne parla un po' in tutti i reparti è la notizia del momento...LA DETASSAZIONE DEGLI STRAORDINARI e Dei PREMI AZIENDALI.Gia' nel forum abbiamo espresso molte perplessità su questa riforma del BELLACHIOMA IV da Arcore ma adesso ci arrivano di supporto anche articoli di giornali e approfondimenti sulla materia,avevamo ragione...la solita "uscita" del CAPO del governo!
Pubblichiamo di seguito un articolo tratto da "la Repubblica",quotidiano certamente non RIVOLUZIONARIO e un approfondimento di Aldo Amoretti, dirigente di lungo corso della Cgil è stato il segretario generale dei tessili quando nella confederazione rossa operavano le "componenti" di origine partitica,comunista, socialista e la radicaleggiante "terza componente" per quasi un decennio, dal '91 al '99, ha guidato la Filcams.
Straordinari, una misura che conviene di più alle imprese
Rispetto a un'ora di lavoro ordinaria, il costo per l'azienda è il 28% in meno e il guadagno per il lavoratore il 41% in meno.
Se doveva essere il modo di rimediare al problema dei bassi salari, avrà probabilmente un'efficacia paragonabile a quella di un'aspirina per curare il cancro. E' davvero difficile pensare che il provvedimento sulla detassazione degli straordinari possa segnare una svolta dal punto di vista del reddito dei lavoratori.Intanto, le risorse messe in campo sono decisamente modeste. Il governo ha dichiarato che il pacchetto salari-Ici avrà un costo di 2,6 miliardi. Ora, siccome l'abolizione dell'Ici sulla prima casa costa 2,2 miliardi, per i salari rimangono 400 milioni (il ministro Sacconi ha detto un miliardo, ma "spalmato su due anni"). Si era parlato, infatti, di un costo complessivo di 4 miliardi, che avrebbe comportato una disponibilità quattro volte e mezza più alta, ma, dovendo coprire il costo con tagli di spesa, per non peggiorare la situazione dei conti pubblici, evidentemente non si è riusciti a trovare i fondi sufficienti, e infatti il limite di reddito per fruire della detassazione è stato ridotto all'ultimo momento da 35 a 30.000 euro.Quattro miliardi, mission impossible - D'altra parte, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti deve essersi reso conto che trovare la copertura togliendo soldi dal cosiddetto “decreto milleproroghe” era una mission impossible: in quel decreto ci sono sì spese di tipo pre-elettorale, ma è robetta. Il grosso è su capitoli praticamente intoccabili, come il finanziamento del protocollo sul welfare, i soldi ai Comuni per le accise sul gasolio, i fondi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Così, la portata del provvedimento si è drasticamente ridotta.
Si sarebbe tentati di osservare che non tutti i mali vengono per nuocere. Sull'efficacia di quella misura per raggiungere gli scopi dichiarati si possono avanzare molte e pesanti riserve. Quelle più generali le ha ricordate Massimo Giannini nel suo commento: il basso limite di reddito esclude una parte importante dei lavoratori; il regime fiscale più favorevole spingerà datori di lavoro e dipendenti a trasferire il più possibile di retribuzione alla parte agevolata del salario, generando un' elusione fiscale a spese della collettività; l'obiettivo di favorire l'aumento della produttività è contraddetto dalla limitazione del beneficio a solo una parte dei dipendenti e a più bassa qualifica. Si può aggiungere che si crea una disparità fra i lavoratori (la contrattazione integrativa riguarda solo il 10% delle aziende; fa gli straordinari solo il 45% dei dipendenti, e più gli uomini che le donne; gli statali sono esclusi); che è una misura cosiddetta “pro-ciclica”, cioè che funziona quamdo l'economia va bene e si sgonfia se è fiacca, perché in questo caso non servono certo gli straordinari; che può favorire la produttività procapite, ma non ha alcun effetto sulla produttività oraria, che è il problema dell'Italia; che fa aumentare il rischio degli incidenti sul lavoro; che non favorisce l'aumento dell'occupazione.
L'entusiasmo di Confindustria - Ma allora, se ha tutti questi difetti, perché è stato deciso? E perché la Confindustria l'ha accolto in maniera così entusiastica?
Il fatto è che, dal punto di vista delle imprese, ha invece un pregio importante: non solo aumenta ulteriormente la flessibilità nell'impiego della manodopera, ma, soprattutto, ne riduce il costo. Forse non tutti lo sanno, ma un'ora di straordinario costa molto meno di un'ora di lavoro normale, e rende anche meno al lavoratore. Un interessante conteggio lo ha fatto il sindacalista Aldo Amoretti in un articolo sulla rivista on line Eguaglianza & Libertà. Prendendo ad esempio un “quarto livello” del commercio (addetto alle vendite), la retribuzione netta di un'ora di straordinario è di 5,60 euro, quella di un'ora ordinaria di 9,48; il costo per l'azienda è invece rispettivamente di 11,64 e 16,15 euro. Ciò vuol dire che su ognuna di quelle ore l'azienda risparmia il 28%, mentre il lavoratore prende il 41% in meno. Si può ben capire quale sarebbe il vantaggio per le imprese se si riuscisse ad ampliare il ricorso agli straordinari invece di dover fare nuove assunzioni.
Il problema della produttività - Ma un'ulteriore riduzione del costo del lavoro può risolvere il problema della competitività italiana? Sarebbe davvero difficile sostenerlo. Già oggi il nostro costo del lavoro è agli ultimi posti in Europa (dati Ocse) e, come è ben noto, questo non ci ha aiutato ad essere competitivi. Ma una prova “al contrario” si può avere osservando la Germania, che ha il costo del lavoro forse più alto del mondo (e sindacati fortissimi, e rigidità contrattuali che non hanno nulla da invidiare all'Italia) eppure è anche il primo esportatore del mondo, e oggi è anche tornata ad essere la locomotiva della crescita europea. Il problema, dunque, non è lì. Sarà bene cercarlo meglio.
di Carlo Clericetti tratto da "la repubblica"
L'approfondimento di Carlo Amoretti
La detassazione varata dal governo viene presentata come un rimedio al problema dei bassi salari, ma i conti parlano chiaro: la retribuzione netta di un’ora straordinaria è esattamente il 60% di quella di un’ora di lavoro ordinario. E anche il costo per l'azienda è minore in proporzione. Perché non si chiede che vengano almeno pagate nello stesso modo?...continua

Mercoledi' 04.06.08-

Contratto nazionale,cosa succede?

La trattativa è ferma e le Coop stanno alla finestra.La trattiva con Confcommercio è ripartita lentamente,ma è ripartita l'unica cosa certa ad oggi è lo sciopero fissato per il 28 giugno.L'ostacolo da "superare" è il LAVORO DOMENICALE.Voglio porre all'attenzione del lettore un'articolo pubblicato dal blog METEDIPASCO dove affronta il tema del rinnovo contrattuale e un commento del forum a firma ER MONNEZZA...BUONA LETTURA!
ARTICOLO PUBBLICATO DA METEDIPASCO
In riferimento all' incontro del 28 maggio u.s. tra le OO.SS e Confcommercio per il rinnovo del CCNL, le Segreterie Nazionali di Filcams Fisascat Uiltucs attiveranno una serie di consultazioni all'interno delle proprie organizzazioni convocando le segreterie regionali, provinciali e metropolitane.La convocazione delle strutture non riguarda solo il tavolo del commercio ma di "conseguenza" anche il tavolo della Distribuzione Cooperativa.Sembrerebbe che la parti datoriali di entrambi i tavoli non abbiano problemi, sia ad erogare sotto l'aspetto economico/retributivo, sia a rinuciare a tutte le altre pretese di carattere normativo.La Spada di Damocle per le segreterie rimane la questione domenica, "oggetto" di scambio tra le OO.SS. e le controparti.Le soluzioni "propinate" per "bypassare" l'empasse sono:
demandare tutto al secondo livello di contrattazione
utilizzare le classiche norme transitorie
non stipulare il CCNL
La rinuncia della Controparte al lavoro domenicale
Non ci vengono in mente altre soluzioni creative.
IL COMMENTO SUL FORUM A FIRMA ER MONNEZZA:
COOP/FAO E ALTRE
vi kiederete che centra coop,il vertice fao,e tutto il corollario.
ve lo spiego subito.
si sta tenendo il vertice fao dove si discute di molti popoli morti di fame nel vero senso della parola.
dopo chi discute andra' a pranzo a risollevarsi lo spirito pagato ovvio dalle tasse dei cittadini italiani.
poi ricontinueranno a discutere.
intanto oggi mi e' arrivato il giornalino coop per i soci.
dove si dice in che modo aiutare i popoli morti di fame.
ovvero facendogli fare piu' lavoro in modo da autosostenersi producendo prodotti ecquo solidali,che poi verranno venduti a prezzi piu' alti qui da noi,pero' forse avremmo avuto l'idea che li stiamo aiutando a morire meno di fame.
la coop pero' non permette ai propri dipendenti di avere un contratto full time sopratutto se sono madri.
donne sole,donne giovani,evita in tutti i modi di rinnovare il ccnl,per non parlare degli integrativi,e vuole obbligarci in maniera DI SINISTRA a lavorare obbligatoriamente la domenica.
di conseguenza aiutiamo i morti di fame la,e fra un po avremo o abbiamo gia dei futuri morti di fame qua (ovvio con le dovute eccezzioni) per il resto va tutto bene,peccato per cannavaro che si e' rotto qlcs e non giochera',magari perdiamo gli europei e faremo la figura dei morti di fame.
p.s. morti di fame riferito ai paesi poveri non e' un insulto ma un dato di fatto
p.ss.morti di fame ai dipendenti coop non e' un insulto ma un futuro dato di fatto (vivere con 600 e/m per un prt time a milano cosa e'..forse schiavismo)
p.sss.morti di fame all'azienda dove lavoriamo e' un eufemismo in quanto le care persone di sinistra ,dopo una vertenza e giudizio di un giudice stanno arrivando al pignoramento per solvere il debito che hanno con i dipendenti in questione in lombardia....e un eufemismo. cari saluti.

Venerdì 30.05.08-Campagna acquisti...


L'ex Matec (Scandicci prov. di Firenze) nel carrello della Coop
Shopping da 25 milioni di euro.Le contropartite della città.

Cadono tutti dalle nuvole. Eppure un affare da 25 milioni di euro, che porta a Scandicci un nuovo magazzino di stoccaggio Unicoop non poteva passare inosservato all’amministrazione comunale. Certo, con sette lavoratori licenziati, e relazioni sindacali ai minimi storici tra la cooperativa e i dipendenti, non avrebbe certo portato consenso mettere il cappello su questa operazione, tutta interna al movimento cooperativo, che porta Unicoop ad acquistare i capannoni Matec. Che dovevano invece diventare la base logistica del consorzio Etruria per la realizzazione della bretella Stagno-Gonfienti. Ci finiranno invece le carni e il fresco, che non trovano posto nell’area di via dei Pratoni. Anche qui l’operazione del comune è stata brillante: ha permesso la realizzazione di un capannone industriale, e di ampliamenti successivi, ottenendo in cambio la ristrutturazione dell’antica residenza del Ghiberti (ancora da completare dopo quasi dieci anni dalla convenzione) e la creazione di un parco (gran parte degli alberi messi a dimora sono seccati e attendono ancora di essere sostituiti). Certo, con l’acquisto del capannone Matec, il risultato è che Scandicci diventa comune ‘cooppizzato’: Accanto ai supermercati di vicinato nei vari quartieri, e quello confinante del Ponte a Greve (che serve per buona parte i residenti di Scandicci) in arrivo c’è il più grande ipermercato della Toscana, nell’area di 25mila metri quadri del Pontignale. E gli uffici che si trovano negli spazi vicini ai magazzini dei Pratoni dove lavorano in 600. Adesso nell’area da 28mila mq vicina allo svincolo tra Fi-Pi-Li e A1, dovrebbe arrivare tutto il comparto del freddo. Lo scorso anno, era stata data per fatto l’arrivo del Consorzio Etruria, ma l’operazione è saltata, e ora l’altro colosso del movimento cooperativo dovrebbe provvedere ai lavori di adeguamento della nuova struttura. Il capannone ex Matec è stato per anni il centro produttivo in Toscana del Gruppo Lonati, leader nella produzione di macchine circolari per calzetteria. Ma dopo l’ultima battaglia sindacale che ha portato allo smantellamento della fabbrica e al licenziamento degli oltre 200 lavoratori, la struttura è rimasta vuota e si è aperta la necessità di trovare una nuova collocazione. Chiusa la partita, se ne apre subito un’altra per la sistemazione dell’area di via Masaccio al Vingone, dove dovrebbe arrivare un altro supermercato. Scommettiamo?

Fonte:Fabrizio Morviducci su La Nazione del 29.05.08

Mercoledì 28.05.08-

Contratto nazionale e salario variabile...

Oggi a Roma si incontreranno le organizzazioni sindacali e Confcommercio per fare il punto della sitazione sulla trattativa (?) in corso per il rinnovo del contratto nazionale.E' ovvio che il destino del nostro contratto è legato a quello del commercio quindi sarà interessante capire cosa succederà al QUEL tavolo della trattativa.Alcuni compagni ci hanno chiesto di ripubblicare il comunicato dell'esito dell'incontro fra sindacati e Coop...eccolo:
Il giorno 8 maggio 2008 si è svolto l’incontro con le Associazioni Cooperative a seguito della sollecitazione fatta dalla Segreterie Nazionali e dai Segretari Generali tramite richiesta ufficiale per riprendere il confronto sul rinnovo del CCNL.Nonostante la disponibilità data da parte delle Associazioni Cooperative ad incontrarsi, non è emersa alcuna volontà di riprendere le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.Ci siamo trovati infatti, di fronte alla loro dichiarazione di non essere disponibili a riprendere il confronto prima di Confcommercio, rifiutandosi, altresì, di continuare a lavorare su tutta la parte della normativa fin qui affrontata e da completare.Le motivazioni addotte sono molto preoccupanti in quanto si riferiscono all’esigenza di avere una trattativa parallela a quella di Confcommercio per fare valutazioni sui risultati dei due tavoli.Questa posizione segna un cambiamento di impostazione rispetto alla logica con la quale si era sin qui svolta la trattativa per il rinnovo del Contratto della Cooperazione, che era stata da noi apprezzata, ma mai utilizzata per mettere in difficoltà le imprese della Distribuzione Cooperativa rispetto al settore della distribuzione privata.Alla luce di quanto sopra viene, quindi, confermato il programma di mobilitazione con lo sciopero del 28 giugno e le iniziative da attivare nei singoli territori.
Dal comunicato sindacale si evince che non ci saranno piu' incontri e si arriverà DRITTI fino al 28 giugno data fissata per lo sciopero.Aspettiamo sviluppi,possibilmente positivi,della trattativa.


A proposito di salario variabile sono usciti in questi giorni anche i dati relativi al all'anno 2007 per il gruppo Coop nord-est.
CLICCA QUI E SCARICALO IN PDF.(Fonte:METEDIPASCO)


Giovedi' 29.05.08-La proposta di Unicoop Firenze ai precari dell'Iper di Montevarchi (feat. La Nazione cronaca di Arezzo del 27 maggio)
Apertura dell'azienda:utilizzo nei periodi utili,secco no dei sindacati.

PRECARI COOP
PROPOSTO PART-TIME ANNUALE.

Dopo un intenso periodo di trattative ,agitazioni e incontri,Unicoop Firenze lancia la sua proposta per stabilizzare i posti di lavoro e offrire un'opportunità ai sette lavoratori precari,ai quali,da inizio gennaio,la SpA non ha rinnovato il contratto.La soluzione?Trasformare le assunzioni a tempo determinato in contratti a tempo determinato con la formula del part-time annuale:ovvero da utilizzare nei momenti in cui la richiesta di personale si impenna.La proposta presentata dalla Direzione dell'Ipercoop al tavolo di trattative con le RSU,non è piaciuta ai sindacati che l'hanno bocciata senza appello."Il part itme annuale è una formula prevista dal contratto collettivo di lavoro che consente di concentrare le prestazioni lavorative in determinati periodi dell'anno",spiega la società, precisando: "L'obiettivo di Unicoop Firenze è di estendere anche ad altri punti vendita,in modo da attenuare il problema dei contratti a tempo determinato.In alcuni periodi dell'anno (da giugno a settembre ma non solo) infatti si rende necessario colmare il deficit di risorse lavorative dovuto a ferie ed altro,per garantire la continuità delle vendite.Nell'attuale congiuntura,per l'Azienda è il massimo sforzo possibile,non esistono spazi per lo sviluppo dell'organico,nè per nuovi posti di lavoro".
Dietro questa scelta la crisi strisciante,che sembra aver colpito duro sopratutto il non-food,che costringe la società a mettere in atto nuove strategie organizzative:"La crisi di vendite imporrà,,anche a Montevarchi,una parte di mobilità interna verso i reparti alimentari che stanno registrando andamenti positivi".
Il no dei sindacati non scoraggia la proprietà:"Le proposte di assunzione saranno rivolte direttamente ai lavoratori interessati".

Per conoscere la vertenza "ipercoop montevarchi"...clicca qui


Lunedi' 26.05.08-
Direttivo regionale Filcams-CGIL Toscana:
Chi va e chi viene.

Il 26.05.08 si è tenuto il direttivo regionale della Filcams-CGIL Toscana dove si è proceduto alla sostituzione in Segreteria di Marcello Ferrini, che ha dato in questi anni un importante contributo alla Filcams Toscana e Nazionale,al suo successore Roberto Betti eletto praticamente all'unanimità.A Roberto i nostri piu' sinceri auguri.
Sempre oggi la famiglia di Giuseppe Zummo (assessore al comune di Certaldo e membro dell'Esecutivo tragicamente scomparso in un incidente d'auto) ha consegnato una targa di ringraziamento alla Filcams-CGIL Toscana.


Federdistribuzione vs Coop

Da qualche giorno nelle bacheche aziendali appare un documento che recita: "Coop lancia una petizione in difesa della specificità cooperativa Non toccate le cooperative!".Questa è la risposta delle cooperative a seguito di alcuni esposti pervenuti alla Commissione europea, mirati a verificare che i regimi fiscali ad esse dedicati non configurino aiuti di Stato e che la presenza di questi soggetti sul mercato non falsi la concorrenza.

Ecco il link dove leggere le ragioni delle cooperative clicca qui

E il link di Federdistribuzione dove è sintetizzato l'attacco alle cooperative clicca qui