LA SPACCATURA...




Il comitato centrale della FIOM non approva l'accordo siglato il 23 luglio su welfare e mercato del lavoro.
Chi domanda a Gianni Rinaldini,segretario generale,che la FIOM si stia sempre più avvicinando politicamente all'area della sinistra radicale lui risponde:"Non c’entra assolutamente nulla, la Fiom non chiede ad alcuna forza politica di assumere nel loro comportamento il giudizio che noi abbiamo espresso. Nel congresso del ’96, in presenza del governo dell’Ulivo, la Fiom scelse di rafforzare il termine dell’autonomia con il termine indipendenza dai padroni, dai partiti e dal governo. Ci fu una complicata discussione che si concluse con il fatto che l’indipendenza è sancita nel nostro Statuto. Questo ha un significato preciso non soltanto per noi ma anche per le forze politiche nel loro operare, nelle scelte che devono compiere che non sono le stesse di un soggetto sindacale . "

E adesso la parola passa ai lavoratori...sempre Rinaldini:Ritengo che la questione prioritaria al di là delle espressioni di voto è la partecipazione al voto che non considero un dato scontato. Il referendum promosso da Cgil, Cisl, Uil è un fatto di grande importanza, si convalida in questo modo uno strumento di democrazia che abbiamo più volte invocato come metalmeccanici.
Per conoscere meglio l'accordo del 23 luglio clicca qui.
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