"Sono vittime del welfare"
Precari, parla
Unicoop

"senza la nuova legge avrebbero ancora lavoro"


MONTEVARCHI:Politici,amministratori,sindacalisti:sulla vertenza dell'Ipercoop tutti hanno speso una parola.Tutti,tranne la proprietà che ha seguito in silenzio le proteste e il dibattito.Adesso Unicoop Firenze dà la sua versione sulla risoluzione dei rapporti con i lavoratori precari non riconfermati e sulle aperture festive del punti vendita,punti cardine della delicata trattativa.
"Da tempo abbiamo sottoposto al sindacato una proposta per risolvere alla radice il nodo dei contratti a tempo determinato,ma finora nessuna risposta dall'"esecutivo".In merito alle proteste che riguardano alcuni lavoratori, Unicoop non si tratta di licenziamenti ,nè di violazione dei diritti dei lavoratori.Negli ultimi tre anni ,il processo di riorganizzazione negli ipermercati,che ha comportato la centralizzazione di diverse funzioni (personale,magazzino,informatica,manutenzioni),ha portato al riassorbimento di tutti gli occupati.Le tematiche che riguardano ora alcune maestranze sono di tutt'altro genere.L'entrata in vigore della legge sul welfare (pienamente sottoscritta dai sindacati e approvata dai lavoratori) ha cambiatao le regole e la cooperativa non puo' non rispettarle.La nuova normativa vieta di protrarre i contratti a tempo determinato oltre 36 mesi di lavoro.Se non fossero intervenute queste circostanze,i lavoratori con contratto a termine avrebbero pututo continuare a lavorare,e coloro che avevano piu' anzianità di lavoro avrebbero poi potuto consolidare in modo definitivo il loro rapporto ogni volta che ,per effetto del turn-over o per incremento delle vendite,si fosse concretizzato un nuovo posto.
In provincia di Arezzo solo nel 2007 sono 30 consolidamenti a tempo indeterminato.Oltre agli attuali "over 36" peraltro,ci sono anche coloro che hanno un'anzianità di 30 mesi di lavoro,e per i quali purtroppo,si pone lo stesso problema.Stessa cosa per i lavoratori che operano nelle zone stagionali (al mare o in comuni ad alta densità turistica pe esempio),dove è materialmente impossibile avere lo stesso organico in estate e inverno.Unicoop Firenze -vogliamo ribadirlo- usa la flessibilità nell'assoluto rispetto delle regolee della dignità dei lavoratori.Su circa 7800 dipendenti ha una percentuale intorno al 7% appena di lavoratori a tempo determinato.I casi in cui vengono utilizzati questi contratti sono limitati:maternità,lunghe malattie,aspettative,picchi stagionali o ovviamente aperture domenicali", dice una nota diffusa dalla società che, a proposito delle domeniche di lavoro aggiunge:" I consumatori apprezzano enormemente l'apertura dei punti vendita nei giorni festivi.Gli accordi sindacali pero' stabiliscono che l'adesione dei lavoratori deve essere su base volontaria,e dunque se vengono a mancare le condizioni di organico per garantire il servizio Unicoop firenze è costretta a ricorrere a lavoratori con contratti precari.Abbiamo proposto al sindacato di introdurre nuovi modelli organizzativi flessibili per ridurre al massimo il ricorso ai contartti a tempo determinato.Aspettiamo delle risposte."
Il ping pong tra la proprietà e i dipendenti insomma è destinato a continuare.


Fonte:di Paola Saviotti da "LA NAZIONE" di sabato 12 aprile 2008

Nessun commento: