la frittata...


25 aprile e primo maggio
le Coop APERTE!



Abbiamo appreso che le Coop piemontesi (novacoop) hanno tenuto aperto regolarmente i propri punti vendita durante le festività del 25 aprile e del primo maggio.Ma interessa a qualcuno tutelare i lavoratori della grande e media distribuzione?Sulle coop:non ci facciamo troppi "castelli"...tipo:la Coop ha i soci e l'Esselunga ha un padrone di destra ecc...
La sola differenza che c'e' tra Ipercoop/Coop e l'Esselunga sta proprio in certi pregiudizi.
Solo una regola:il mercato!Business in business.

Sull'argomento è intervenuto il SOLE 24 ore eccone un'estratto:"Per la Coop, ad esempio, nata e cresciuta nell'alveo della cultura della sinistra italiana, si tratta di una svolta radicale, tenuto conto del significato simbolico della celebrazione del 1° maggio che trae origine dalle lotte sindacali americane, anche se fu introdotta per la prima volta nel 1894 in Canada e nel 1889 in Europa, dove venne ufficializzata come festività dai delegati della seconda Internazionale socialista a Parigi.Per il mondo cooperativo aderente alla Lega c'è dunque una rottura marcata e meditata rispetto al passato. Il confronto con il mercato è ormai diretto e ineluttabile, e soprattutto ispira le decisioni più importanti. Si apre perché aprono gli altri concorrenti e perché la crisi dei consumi morde tutti gli operatori. L'obiettivo aziendale è dunque in cima all'agenda, quello ideologico resta su un piano diverso. Eppure la Coop è nata 150 anni fa proprio per contrapporsi all'impresa commerciale capitalistica."

Non si è fatta aspettare la risposta dei sindacati:

1 – sono queste le Relazioni Sindacali qualificate con il sindacato che dovrebbe distinguere il mondo della Cooperazione da quello della Federdistribuzione?

2 – E’ segno di civiltà o piuttosto di imbarbarimento delle società mercificare il valore di 2 festività che riguardano il rispetto della democrazia e del lavoro?

Se come dice nella sua intervista il Presidente di ANCC Coop dott. Aldo Soldi, le Associazioni Cooperative non sono per una deregulation selvaggia delle aperture festive, anziché cercare il consenso individuale dei lavoratori, giocando tra l’altro su un bisogno economico che andrebbe soddisfatto con salari adeguati, le Associazioni Cooperative dovrebbero farsi promotrici dell’attivazione del confronto con gli enti locali per stabilire aperture territoriali nel rispetto della dignità dei lavoratori.

Non è certo rincorrendo la Federdistribuzione che si risolve il problema di una concorrenza in cui le aperture selvagge e domenicali non sono dettate dalle esigenze dei consumatori , bensì da una logica spietata di mercato.

Intanto pero' la frittata per questa volta è fatta!E indovinate chi l'ha mangiata?

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